Sono stata a Napoli pochi giorni fa e ho potuto gustare una delle verdure più buone che io abbia mai mangiato: i friarielli. Tipici della cucina napoletana, i friarielli sono le infiorescenze appena sviluppate delle cime di rapa e difficilmente si trovano al di fuori della loro zona di provenienza.
Le ipotesi sulle origini del loro nome sono discordanti: un teoria fa derivare il nome friarielli dal castigliano “frio-grelos” (broccoletti invernali), la teoria più accreditata, invece, lo fa discendere direttamente dal verbo napoletano frijere (friggere). I friarielli, infatti, per essere tali devono essere cotti in abbondante olio extra vergine di oliva. Originariamente, invece, venivano fritti nello strutto, ricco di calorie e molto utilizzato dalle persone meno abbienti che avevano bisogno di riempirsi lo stomaco spendendo quasi niente.
La preparazione di questo piatto è molto semplice: prima vanno mondati e lavati e poi, senza essere sgocciolati, vanno messi nell’olio caldo in cui precedentemente si era aggiunto aglio e peperoncino. Ogni tanto vanno rigirati per non farli attaccare ed appena sono appassiti sono pronti per essere gustati.
Questo piatto ha origini umilissime, proprio come la pizza, l’altro grande piatto della cucina partenopea. “A pizza ch’e friarielle” è stata la prima variante della pizza, dopo la Margherita ed ancora oggi è una delle pizze più apprezzate e mangiate a Napoli. Nella pizza con i friarelli accanto alla gustosa verdura viene messa anche la salsiccia, sua naturale sposa e compagna. Insieme creano un connubio di gusti speciale, difficile da spiegare per quanto sono azzeccati.
Se vi capita di incontrare sulla via un alimentare di prodotti tipici campani non perdete l’occasione di provare questa specialità. Non ne rimarrete delusi!
ottimi, come posso fare per comprare i friarielli on line?