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Sugo o contorno? Ecco il vero friggione bolognese

di Anna 31 ottobre 2011
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Il friggione, o frizàun in dialetto, è un umido tradizionale a base di cipolle bianche e pelati, ottimo come contorno alle carni o come sugo per crostini, polenta e pasta. La sua ricetta è antichissima, risale addirittura al 1886, ma è stata depositata dall’Accademia Italiana della Cucina presso la Camera di Commercio di Bologna solo nel 2004.

Quella che vi propongo è proprio la ricetta registrata. Noterete che tra gli ingredienti è presente lo strutto, grasso largamente diffuso nella cucina tradizionale emiliana. Per alleggerire il piatto, sentitevi liberi di sostituirlo con due o tre cucchiai di olio extravergine d’oliva, come già molte rezdore fanno, ma ricordate che perderà un po’ di sapore. Altre possibili varianti: aggiungere qualche cubetto di prosciutto crudo o di peperone giallo e rosso nella seconda parte della cottura.

Ingredienti

  • 1 kg di cipolle bianche
  • 400 g di pomodori pelati
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • Sale
  • Strutto

Preparazione

Pelate e lavate le cipolle. Tagliatele in quattro parti, poi fatele a fette non troppo sottili. In una padella con i bordi alti, mettetele a soffriggere con lo strutto. Soffriggete a fiamma moderatan mescolando sempre: la cipolla deve rimanere bianca. Abbassate quindi la fiamma e aggiungete un bicchiere d’acqua. Mescolate e continuate la cottura con il coperchio, mescolando frequentemente e aggiungendo, all’occorrenza, mezzo bicchiere d’acqua alla volta.

Passata un’ora, la cipolla risulterà quasi trasparente e avrà assunto una bella colorazione calda. E’ il momento di aggiungere il pomodoro. Su un piatto, sminuzzate i pomodori pelati e pestateli con la forchetta. Separate la polpa dai semi, ma conservate il sugo. Aggiungete alle cipolle i tocchetti di pelati, il sugo e lo zucchero. Lasciate cuocere a fiamma bassa per un’altra ora o più senza il coperchio. Ogni tanto mescolate e aggiungete un poco d’acqua.

Il gioco è fatto. Ora sta a voi scegliere come gustarlo. Tenete presente che è più buono il giorno dopo la preparazione e a temperatura ambiente. Detto ciò, potete provare servirlo come contorno alla carne grigliata, come antipasto con la piadina, o come sugo per un bel piatto di tagliatelle fumanti.

Buon appetito!

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