Sono buonissime, dolci e succose e non c’è frase che meglio le identifichi come ‘una tira l’altra’. Naturalmente sono le ciliegie. Frutto di stagione da maggio a luglio, ricco di vitamine A e C e, fibre, sali minerali (come potassio, calcio e ferro) e composti antiossidanti (polifenoli), la ciliegia è stata introdotta nel nostro paese circa 70 anni prima di Cristo. Viene coltivata principalmente in Puglia, Campania, Veneto, Emilia Romagna e Lazio. Le specie che hanno dato origine a tutte le varietà coltivate ai giorni nostri sono due, il Prunus avium (la ciliegia dolce) e il Prunus cerasus (detto anche agriotto o visciolo – l’amarena). La ciliegia, oltre ad avere poche calorie (38 per 100 grammi), contiene zuccheri in una forma, levulosio, adatta anche agli obesi e ai diabetici ed è in pratica priva di grassi e proteine. E’ un potente depurativo del sangue e disintossicante, drenante del fegato e delle tossine nonché antinfettivo, antibatterico e lassativo. Ma non è tutto. Da qualche anno alcune ricerche scientifiche hanno messo in luce altre proprietà terapeutiche di questo delizioso frutto.
Proprietà terapeutiche
La ciliegia riuscirebbe a combattere le infiammazioni delle articolazioni determinate dall’artrite, almeno secondo lo studio condotto da S. Kelly della Western Human Nutrition Research Center di Davis in California. Avrebbe poi anche un’azione antidolorifica, simile a quella dell’aspirina e una funzione di protezione del cuore e dell’apparato cardiocircolatorio. Le sostanze responsabili degli effetti antidolorifici sono gli antociani, che, oltre a dare la tipica colorazione rosso-violetta, trasformano le ciliegie in veri toccasana per il dolore, senza però possedere gli effetti collaterali dell’aspirina. Basterebbe introdurre nella dieta 20-25 ciliegie al giorno per ottenere dei risultati benefici.
Consumando a digiuno 25 ciliegie al giorno e acqua in grande quantità si ottiene anche un effetto depurante e disintossicante, ottimo in caso di stipsi e contro lo stress (favorito dall’equilibrio tra acidi e sali minerali presenti nel frutto).
Consigli all’acquisto e alla conservazione
Tutte le varietà, dal durone nero di Vignola, allora Mora di Cazzano, al Graffione bianco, alla Malizia Campane le ciliegie hanno la caratteristica quasi unica di non proseguire la maturazione dopo il raccolto. Quindi, vanno acquistate ben mature, con i frutti sodi, privi di ammaccature e con il picciolo color verde vivo. Le ciliegie vanno tenute in un luogo fresco e poco umido e contenute dentro un sacchetto di carte e mai nella plastica. Sono molto sensibili al freddo.
Pubblicato in: Frutta e Verdura
La ciliegia, frutto della salute
25 giugno 2007
A proposito di frutta, chi vuole provare il Gelo di anguria e scrivere un commento sul mio blog? La ricetta è su http://www.sestopotere.blogspot.com
vorrei sapere qual’è il metodo migliore per una buona conservazione invernale?…grazie.