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Addio al marchio Fini, simbolo della Modena buongustaia

di Valentina 31 luglio 2009
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C'era una volta il marchio Fini

Da domani il marchio Fini, simbolo della Modena buongustaia, dirà addio alla città. I fratelli Fini hanno annunciato la liquidazione della società, che comprendeva il ristorante (da sempre presente sulla guida Michelin) e l’hotel a cinque stelle San Francesco, e per i dipendenti scatterà la disoccupazione.

La crisi economica del marchio Fini prese il via alla fine degli anni ’80, quando l’azienda alimentare fu ceduta alla Kraft. Questa operazione fruttò all’incirca 140 miliardi di lire, eppure la gestione degli eredi ebbe poca fortuna e oggi, sconfitti dai conti in rosso, i fratelli Fini mettono fine alla storia del marchio simbolo per eccellenza di tortellini, lasagne, aceto balsamico, zampone e salumi, oltreché di autogrill e alberghi.

Sul retro della salumeria di famiglia, nel 1912, Telesforo Fini e la moglie Giuditta creavano piatti deliziosi con ingredienti del territorio modenese. Ebbero tanto successo da diventare il centro di gravità permanente attorno al quale ruotavano politici, artisti, gli uomini di Ferrari e Maserati, Roberto Rossellini, Anna Magnani…
Verso la fine degli anni ’60 Giulietta Fini creò la prima acetaia a Modena (alzi la mano chi non conosce l’aceto balsamico tradizionale).

Il simbolo della Modena amante del buon cibo è stato via via impoverito da un abbaglio: la ricerca della forma a scapito della sostanza. A scapito del sapore. Le vette della gastronomia in regione sono state trascurate in favore di lusso e design: a torto, se è vero (come è tristemente vero) che da domani Modena perderà Fini e, insieme allo storico marchio, buona parte del suo sapore.

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7 risposte a “Addio al marchio Fini, simbolo della Modena buongustaia”

  1. Carlo ha detto:

    Questo ci accade quando ci facciamo influenzare da mega-multinazionali che, più che investire in vera qualità e ricerca, tendono a perseguire l’immediato con mega-azioni di Mktg.

  2. nonno Emilio ha detto:

    come sempre, il meglio dell’Italia finisce senza gloria e eredi.
    Poca voglia di fare “Impresa”…..dove sono i giovani rampanti ????
    Il lavoro “manuale” è un pregio degli Italiani oltre all’ingenio, fantasia, professionalità costruita con il lavoro giornaliero.
    I “”facili risultati di Marketing” li lasciamo volentieri ai Manager ??? esteri.
    Giovani Italiani credete nelle vostre capacità e…datevi da fere che è ora…
    Un nonno 67 che lavora con i propri mezzi finanaziari e il proprio ingenio. e ..credeteci si fanno ancora soldini molto buoni.
    Buone vacanze
    Nonno Emilio

  3. antiono ha detto:

    Un.altra realta’ italiana se ne va via domani chiude i battenti non per andare in ferie
    ma per dire no a quest’ITALIA in crisi a questo mondo che gira tutto intorno a borse e a manegers.
    Perche?
    Dove sono i nostri politici?
    ma cosa sta succedendo?
    A volte mi domando non era meglio quando stavamo peggio,
    non era meglio rimanere con le nostre vecchie lire e quardare all’EUROPA cosa
    faceva cosi’ noi italiani poveri o medi avevamo la facolta’ di essere o forse
    di vivere dignitosamente adesso ditemi cosa succedera’?
    chi sara’ il prossimo.

  4. Ry3 ha detto:

    Caro Antiono (o forse Antonio), trovo la tua considerazione singolare, perchè se Fini chiude battenti sicuramente è stata una pessima gestione, quindi niente rimpianti.
    Invece avanti nuove idee, giovani e capaci.
    I politici debbono fare i politici e non i maneggioni di affari poco chiari, ma dare indirizzi politici condivisi al paese, invece di leggi a personam.
    Io ho 60 anni e quando si stava peggio c’ero e, SI STAVA VERAMENTE PEGGIO, non ho rimpianti (escluso avere 20 anni).
    Rimpianti per la lira? neanche mille anni luce, se oggi avessimo la lira, l’Argentina sarebbe un miraggio.
    L’euro ha dato all’Italia una stabilità economica-finanziaria che dall’unità a oggi non aveva mai avuto, un pò di storia patria non guasta. Un sincero saluto Ry

  5. cade ha detto:

    a parte il marchio quello che mi dispiace sono i dipendenti che vanno a spasso il padrone casca sempre in piedi

  6. Rosalba Fiore ha detto:

    Anni fa abitavo nella stessa strada, dove vi era l’entrata del ristorante, ogni tanto prendevo delle cose alla gastronomia, una sera presi un’insalata di sedano, cotto etc. ero affamata, mangiai di corsa, ma a metà qualcosa mi stonava. In poche parole mi sono ritrovata con un’intossicazione alimentare, non ho potuto fare a meno del bagno per quasi un mese, e per un sacco di tempo non potevo mangiare carne arrosto, frutta etc. Ero a Modena per una borsa di studio quindi pur di non rinunciare non mi sono potuta ricoverare, ma sono stata malissimo. Mi spiace che Fini chiuda? Potevano stare un pò più attenti alla qualità, considerato che i prezzi della gastronomia non erano proprio da discount, piuttosto che pensare alle Ferrari e Porche parcheggiate lì davanti.

  7. Sergio ha detto:

    Per quei pochi che ancora non lo sanno, KRAFT (cose buone dal mondo) è un ramo della multinazionale Philip Morris International Inc., che produce le Marlboro e altre marche di sigarette.
    Per anni e anni abbiamo comprato le sottilette, la maionese e i sughi finanziando l’industria del tabacco.