Pubblicato in: Alimenti, Cibo e Salute

Raw Food: i pro e i contro ad una dieta crudista

di marta 27 maggio 2008
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Spopola in America e c’è da scommettere che attecchirà anche sul suolo patrio. Sto parlando del Raw Food, letteralmente cibo crudo, non cotto, naturale. L’alimentazione cruda per molti è solo una delle mode salutistiche che regolarmente gli Stati Uniti esportano, per altri è addirittura una forma ortoressica di alimentazione. Intanto però continua a crescere il numero di simpatizzanti del crudismo come forma di alimentazione in grado di disintossicare l’organismo e di permettere uno stile di vita più naturale. Non resta allora che analizzare i pro ed i contro al Raw Food:

A FAVORE DEL CRUDISMO

  • la cottura dei cibi è un retaggio culturale. In natura gli esseri viventi si sono sempre alimentati con cibi crudi. Il fuoco, come strumento di trasformazione del cibo è un’innovazione recente, se si considera la storia della vita sul nostro pianeta;
  • la cottura dei cibi ne altera la struttura distruggendo il contenuto enzimatico ed i micronutrienti come le vitamine;
  • chi segue una dieta crudista afferma che assumere alimenti denaturi produce molte scorie i quali impediscono agli organi di eliminazione di compiere il proprio lavoro. Il risultato è che questi prodotti di rifiuto vengono immagazzinati dal nostro corpo in qualche parte provocando uno stato generale di intossicazione dell’organismo.
  • Secondo René Andreani, responsabile per la parte vegan dell’Avi, Associazione Vegetariana Italiana e presidente della Lepav (Lega per l’Alimentazione Viva e l’Igienismo) “Se ci si alimenta anche solo parzialmente, per un certo periodo di tempo, con cibi crudi, il corpo innesca un processo automatico di depurazione. Ogni volta che mangiamo un vegetale crudo assimiliamo energia, necessaria alla pulizia delle cellule e alla costruzione di nuovi tessuti. Gli alimenti allo stato naturale conservano intatto il corredo di “fattori vitali”, tra cui ormoni, oligoelementi, essenze volatili, antiossidanti, biostimoline e complessi antibiotici”.

CONTRARI AL CRUDISMO

  • Per alcuni chi segue una dieta crudista prende solo in considerazione gli svantaggi della cottura dei cibi senza capirne i vantaggi;
  • i vantaggi di un’alimentazione attraverso raw food non sono mai stati scientificamente dimostrati;
  • non è vero che l’età media dei crudisti strebbe superiore a quella della media della popolazione che si alimenta normalmente;
  • La dieta crudista è pericolosa perché sbilanciata a favore dei carboidrati a scapito di proteine e grassi. Secondo i crudisti, infatti, un’alimentazione è bilanciata quando è costituita dal 75-80% di frutta, 10-20% di verdure (molto importanti sono quelle a foglia verde) e un 5% di noci e semi.

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2 risposte a “Raw Food: i pro e i contro ad una dieta crudista”

  1. robb ha detto:

    dieta?!?! ma questa non è una dieta! è una tortura sadica.
    morirebbe di fame pure un ruminante a nutrirsi di sola frutta verdura e semi.

    a me sembra veramente che abbiamo dimenticato la cosa essenziale, nell’alimentazione come in tutto il resto: la varietà.
    altroché regimi a base di rinunce e integralismi: tutto ciò che è sbilanciato, pure se preso a se stante salutare, alla lunga finisce per fare male.

  2. anna ha detto:

    mi sto iniziando al crudismo vegano, dopo essermi informata moltissimo, quindi ti posso assicurare, ROBB che non solo non ci sono problemi di salute, (molti sono guariti dalle più svariate malattie cambiando stile di vita, incluso passando ad una alimentazione crudivegana), inoltre la varietà è moltissima, sinceramente i menù onnivori o cotti in generale, non hanno niente da invidiare alla sana creatività del crudismo vegano, poi, il fatto che non ci siano prove scientifiche sui meriti di questo stile di vita non è completamente vero, sono circa due secoli che l’Igienismo Naturale salva la vita a tanta gente, basandosi sul ritorno alla natura anche nell’alimentazione.
    e ci sono tutt’ora popoli che vivono egregiamente arrivando ad età invidiabili ed avendo come base una dieta crudivegana, con rare interferenze. Altro che tortura è una meraviglia, il fatto è che non bisogna vederla come una privazione dalla gastronomia abituale, ma come una allegra e sana novità.